Pantelleria vanta bellezze naturali, risorse agricole, termali, archeologiche e geologiche come poche altre isole. I suoi colori dominanti cambiano con le stagioni: verde, giallo, viola, nero luminoso. Durante tutto l’anno, grazie alla conformazione del territorio ed al clima per lo più mite, numerose sono le attività che è possibile praticare nell’entroterra dell’isola come lungo le coste, fino a raggiungere anche il mare.
Parte fondamentale di una vacanza a Pantelleria è la scoperta di quelli che sono i sapori, i profumi ed i gusti tipici del luogo: itinerari enograstronomici, degustazioni di passito e di vini allietano il soggiorno in un’isola che offre una vasta gamma di specialità, sia di carne che di pesce, dove la fa da padrone l’uva zibibbo, dalla quale viene prodotto un elisir che si accompagna molto bene ai formaggi dai forti sapori.
Il mare a Pantelleria puó essere raggiunto mediante agevoli discese per la scoperta di angoli suggestivi dove, anche in pieno agosto, ciascuno puó ritagliarsi il proprio spazio. L’inconfondibile bellezza dei fondali, la trasparenza delle acque e gli scogli lisci che consentono di sdraiarsi comodamente per prendere il sole rendono il soggiorno a Pantelleria un’esperienza unica e indimenticabile.
I capperi Pantelleria sono un tipico prodotto dell’agricoltura locale. Tra la fine di maggio e i primi di settembre, secondo le zone, il cappero inizia la fioritura ed è allora che si pratica la raccolta dei bottoni fiorali, non ancora aperti e diventati fiore, che debbono essere raccolti il prima possibile, non appena germogliano, perché quando sono piccoli, una volta fatti maturare, diventano qualitativamente il prodotto migliore.
Pantelleria è una delle isole più interessanti del Mediterraneo per quanto riguarda l’archeologia. A Pantelleria sono presenti molteplici siti archeologici che riportano alla luce le più interessanti peculiarità delle culture che nell’arco dei secoli si sono susseguite in questo piccolo fazzoletto di terra. Da non dimenticare poi i meravigliosi siti archeologici subacquei.
Cala Gadir è molto conosciuta non solo per i suoi splendidi fondali, ma anche per le sue acque termali. Pur non essendoci uno stabilimento termale vero e proprio, Cala Gadir è frequentata da numerosi visitatori che si immergono nelle vasche termali, situate nei punti di affioro naturale a livello del mare.
I sesi sono costruzioni megalitiche, di pianta circolare o ellittica, con spiccato a gradoni terminanti con una superficie pianeggiante o a calotta. Intorno al perimetro si trovano degli ingressi (da due a undici), ciascuno dei quali, attraverso un corridoio dolmenico rettilineo, conduce ad una cella a pianta circolare con spiccato a cupola ogivale, sede delle sepolture. A Pantelleria sono presenti circa cento sesi. Il maggiore è il cosiddetto Sese Grande o Sese del Re.
Per raggiungere la scogliera di Punta Nica’ via terra è necessario percorrere un lungo sentiero tra gli arbusti e le rocce, altrimenti via mare a nuoto, se si arriva sul posto in barca. Sotto il costone sgorga dagli scogli una sorgente di acqua termale che può raggiungere anche i 70° gradi.
Il territorio dell’isola di Pantelleria è prevalentemente collinare. Poche e di dimensioni ridotte sono le fertili pianure (piano di Ghirlanda, Piano di Monastero e Piano di Sibà), ma nonostante ciò l’uomo ha saputo ricavare da esse preziosi spazi destinati all’agricoltura, creando delle opere in muratura a secco, oggi considerate, preziose e monumentali.
Il Monte Gibele è un vulcano ormai spento che si raggiunge attraverso un percorso che conduce direttamente al cratere, con una base ricoperta di una fiorente flora spontanea. Lungo il percorso s’incontra la Favara Grande un possente getto di vapore d’acqua calda che fuoriesce dal terreno. Un luogo sicuramente interessante per gli amanti delle passeggiate.
E’ una bellissima baia con una suggestiva colata lavica che degrada sul mare ed è circondata da imponenti scogliere a strapiombo, alte fino a 300 metri. Nella zona meridionale dell’isola di Pantelleria, per raggiungerla è necessario percorrere una strada sterrata un pò angusta ed impervia, difficilmente accessibile ai mezzi comuni. Per questo la Balata dei Turchi conserva ancora intatto il suo stato naturale e selvaggio.
Il Laghetto delle Ondine è un caratteristico laghetto di acqua salata, alimentato dal mare che, durante le mareggiate sale infrangendosi sulla scogliera. E’ raggiungibile sia via mare che via terra da località Punta Spadillo seguendo gli appositi cartelli di segnalazione. Per chi ama il trekking e le viste suggestive è raggiungibile anche dal nuovo sentiero con accesso da Cala Cinque Denti. Consigliato a chi ama posti particolari, il laghetto non è molto profondo, al contrario del tratto di mare antistante caratterizzato anche da correnti molto forti.
Il Castello Barbacane si trova a Pantelleria centro, vi si accede dalla via Castello attraverso una scalinata. Il castello sorge all’imboccatura del vecchio porto di Pantelleria, oggi interrato, e prospetta sulla piazza Almanza e su via Borgo Italia. Data la particolare posizione con le mura lambite dal mare da un lato, rivolto verso il porto dall’altra, costituiva un baluardo a protezione dei traffici marittimi dell’isola. Costruito interamente in pietra lavica, il manufatto è composto da quattro piani, di cui uno quasi completamente interrato.
Nella Grotta dei Briganti al tempo dell’unità d’Italia trovarono rifugio un gruppo di giovani che si erano rifiutati di prestare il servizio militare (all’epoca durava 7 anni). In seguito alla scoperta del rifugio vennero giustiziati pubblicamente e da allora questa spelonca venne chiamata così.
Il Faraglione si può considerare il vero e proprio guardiano dell’isola di Pantelleria. Si tratta di un ampio scoglio emerso dalle limpide acque dell’isola, attorniato da altri strapiombi frastagliati a picco sul mare, ricchi di grotte e svariate cavità naturali, inseriti in un contesto naturalistico arido e selvaggio, un vero e proprio spettacolo paesaggistico.
Chi ama la natura, dopo una giornata di mare o di sport, può trovare sollievo rilassandosi all’interno di un ambiente rigenerante e totalmente inserito nel territorio di Pantelleria. Nel lato sud della Montagna Grande è possibile ammirare la Favara Grande, uno spettacolo tra i più maestosi che evapora da una crepa del terreno che, dall’alto dei suoi 800 metri, sembra osservare il paesaggio sottostante, dove regna un profondo silenzio, senza alcuna abitazione, senza la traccia di un uomo che smitizzi il suo essere.
I muretti di nera pietra lavica, di cui Pantelleria è disseminata nei suoi terrazzamenti, sono un’opera architettonica particolare ed imprimono forte caratterizzazione a tutta l’isola, che appare, fin dal primo colpo d’occhio dall’aereo, come una colossale scultura posizionata nel mare sconfinato.
La Grotta di Benikulà è divisa in due: lo spazio esterno, il frigidarium, è circondato da sedili di pietra e da qui si può osservare una stupenda vista panoramica sulla grande piana di Monastero; da quello più piccolo interno alla grotta, invece, in cui si accede da una spaccatura profonda, fuoriesce ad intermittenza vapore acqueo a circa 38°C.
Il Lago Specchio di Venere è alimentato sia dalle sorgenti termali che dalle piogge. Sulla sponda sud, dove sono concentrate le sorgenti termali, le sue acque sono calde e sature di zolfo con il fondale della fascia marginale ricco di fango nero-verdastro ricco di sostanze nutrienti dalle proprietà benefiche preziose per la pelle.
Le viti sono allevate manualmente all’interno di conche ad alberello pantesco basso, costituito da due a quattro branche e caratterizzato da forte espansione orizzontale. Il paesaggio trasuda la fatica del contadino nel costruire terrazzamenti e muretti a secco e nel coltivare la vigna plasmata dal vento.